Cerimonia
Il mausoleo di S. Costanza è uno dei caposaldi dell'architettura tardoantica.
Fu eretto agli inizi del IV secolo da Costantina (o Costanza), figlia di Costantino, a ridosso della grande basilica cimiteriale da lei fatta realizzare presso il cimitero sotterraneo ove era sepolta la martire Agnese, di cui Costantina stessa era una devota, anche a causa di una guarigione attribuita alla santa.
L'interno è costituito da una rotonda circolare coperta a cupola, circondata da un deambulatorio, e da esso separata da 12 coppie di colonne di granito, tutte di spoglio, cioè ricavate da un precedente edificio di epoca romana. I capitelli delle colonne sono legati fra loro due a due da tronchi di architrave (pulvini) disposti in senso radiale, così da creare moti centrifughi e centripeti che accompagnano dalla penombra dell'ambulacro al luminoso spazio centrale.
La cupola dell'ambiente centrale - avente 22,50 m di diametro - venne realizzata con una tecnica costruttiva tipicamente romana, composta di nervature meridiane e solidi archi in mattoni, che ingabbiano la concrezione di tufo e pietra pomice.
L'ambulacro è coperto con una volta a botte, decorata da magnifici mosaici del IV secolo, che alternano motivi geometrici, scene di vendemmia, ritratti inseriti in clipei, fra cui si potrebbero riconoscere, rispettivamente a sinistra e a destra della nicchia frontale, Costantina e il primo marito Annibaliano, re del Ponto. Tipico caso di adattamento di temi pagani alla tradizione cristiana, hanno fatto sì che il mausoleo venisse a lungo identificato con il tempio di Bacco. Il ritmo delle pareti laterali è scandito da numerose nicchie.
Le quattro nicchie in corrispondenza dei quattro assi sono di dimensioni maggiori: di forma rettangolare le due sull'asse longitudinale, semicircolari quelle sull'asse trasversali. I corrispondenti spazi tra le doppie colonne (intercolumni) sono più larghi e più alti degli altri: in questo modo viene a crearsi uno schema tipologico a croce inscritto in una circonferenza. La nicchia rettangolare opposta all'entrata (4) ospitava il sarcofago di Costantina in porfido rosso (il marmo riservato alla famiglia imperiale) decorato con motivi cristiani che riprendono i temi della decorazione musiva dell'ambulacro. Il sarcofago è conservato dalla fine del '700 nei Musei Vaticani; al suo posto è collocata una copia in gesso.